Ognuno ha un posto del cuore,
un luogo dove ci si sente a casa, anche se non si è nati lì,
un luogo dove si sta incredibilmente bene.
Ecco quel posto per me è la Tunisia!
La prima volta che sono arrivata in Tunisia avevo 12 anni, era il 1992 ed eravamo a Nabuel, vicino Hammamet, in una zona di mare molto bella e molto famosa all’epoca. Ricordo la felicità nel vedere un cammello sulla spiaggia, lo stupore nel trovarmi nel Sahara sotto un immenso cielo stellato e il piacere nel mangiare i migliori pasticcini del mondo. Da allora sono tornata almeno una trentina di volte, per lavoro, per vacanza, per accompagnare gruppi, e nel tempo ho imparato a conoscere la cucina, l’artigianato, la storia, la cultura,la religione e il grande cuore delle persone che vivono lì.
Medina di Sousse
Questo gemellaggio è iniziato quando a 18 anni, finito il liceo, mi hanno proposto di andare a Sousse come assistente turistica per un tour Operator napoletano nei mesi estivi. Era il lavoro perfetto per me in quel momento, ero all’estero, mi pagavano e avrei vissuto in una casa nel centro storico della città vecchia, vicino alla grande Moschea da dove, 5 volte al giorno, il muezzin faceva il richiamo alla preghiera. Arrivata col mio zaino è stato tutto come sognavo: la spesa al mercato, l’arabo che lentamente iniziavo a capire,le prime amicizie, i bar dove andavamo la sera, i colleghi tunisini che mi insegnavano come non fare gaffe ai matrimoni dove venivo invitata come ospite “occidentale” o alle cene nella città vecchia. Quello che è risultato duro è stato il lavoro, turni massacranti ma soprattutto clienti che arrivavano senza consapevolezza di dove si trovavano e giornaliermente mi scontravo con mille pregiudizi. Ecco una piccola carrellata delle risposte alle domande che mi facevano: Non rubano le bionde; Non andate in tanga nei mercati come non fareste a casa vostra; la pasta è scotta è vero, ma provate a mangiare i piatti del posto che sono incredibili; Si, potete uscire dall’Hotel anche la sera; Si, ci sono molti tunisini a mare: siamo in TUNISIA!!!
Ad un certo punto la mia “missione”è diventata far conoscere la città ai turisti e così uscivo con comitive di italiani cercando di fargli provare gli odori, i cibi, il piacere di essere i una cultura diversa ma che noi mediterranei possiamo comprendere.
Medina sul mare di Mahdia
Tutto questo preambolo era per farvi capire che quando nel 2012, con Marianeve di soli 8 mesi, mi hanno chiamato per andare a lavorare 3 mesi a Mahdia, sud della Tunisia, ho detto subito di SI, felice di far conoscere a mia figlia la mia seconda patria!
Certo svezzarla lì non è stato come farlo in Italia, i pediatri non parlano di cous cous e harissa, ma mi sono adattata ai cibi del posto chiedendo consiglio alle mamme della città che incontravo ai mercati. Sono stati dei mesi molto belli e i tunisini, così come poi avrei scoperto i greci, sono molto ospitali con i bambini, ed essendo io poi nella particolare condizione di lavoratrice, lo sono stati ancora di più. Velocemente Marianeve è diventata la moscotte degli alberghi dove lavoravo ogni giorno, e i cuochi si facevano in quattro per aiutarmi nel prepararle le pappine.
Avevo chiesto di non dormire in uno dei begli alberghi sul lungomare di Mahdia ma in una casa, pensando alla piccola, allo svezzamento, nel tentativo di creare un nido anche lì, e siamo stati fortunati. Dall’Italia ci hanno affittato una bella casa sul mare, poco lontano dal mio lavoro, e vicinissimi alla città vecchia e ai negozi. La sera tornavamo a piedi dal mare per magiare a casa o andavamo a cena al Lido, un ottimo ristorante di pesce, dove per poco più di 20 euro mangiavamo piatti di pesce freschissimo.
Mahdia è una città splendida. Un piccolo borgo di pescatori circondato da un mare incredibile, famosa per la pesca e per i tessuti, che ormai sono diventati noti anche in Italia. E’ bellissimo girare per i vicoli della Medina, la città vecchia, al tramonto tra botteghe, bar ombreggiati, hammam per uomini e donne (esperienza che vi consiglio assolutamente!!), il vecchio forte e la grande moschea. E’ una città assolutamente a misura di bambino!
Ci sono splendidi hotel e villaggi direttamente sul mare, sia italiani che internazionali, ed il mio preferito è il Cap Mahida, un piccolo villaggio assolutamente perfetto per i più piccoli, con prati, piscina, ottima cucina, cuochi che si fanno in quattro per aiutare le mamme e un’area tutta di camere quadruple perfetta per le famiglie. Se dovessi scegliere di andare in vacanza in Tunisia sceglierei assolutamente questo hotel!
E poi il mare di Mahdia…
Spiaggia di Mahdia
Spiaggia bianca e mare trasparente con mille sfumature di azzurro e sempre una piacevole brezza. Sulla battigia passano spessissimo venditori di frutta fresca e cocco per spuntini. E’ il paradiso per gli amanti del mare e anche dello snorkeling. Intorno alla Medina ci sono infatti centri attrezzati per gli amanti degli sport marini , e si visitano le antiche rovine del vecchio porto romano subacqueo.
Per chi volesse visitare, oltre che rilassarsi al mare e fare belle passeggiate serali, da Mahdia si può raggiungere facilmente, con escursioni organizzate il Sahara, luogo che da solo vale il viaggio in Tunisia. In un’unica escursione di due giorni si può vedere tutto il Sud della Tunisia: le oasi di montagna,le oasi di sabbia e di sale, la città di Matmata, scegliendo di dormire sia in campi tendati che in uno degli hotel nelle oasi davanti alle dune. E’ stancante, ma per esperienza tutto passa davanti al deserto e i bambini sono i più adattabili.
Raggiungibile in treno da Mahdia invece ci sono la bella ed antica città di Sousse, chiamata la perla del Sahel, tutta color Sahara, la più moderna Porte el Kantaoui, zona famosa per il turismo con tantissimi alberghi e una vita notturna più sfrenata e Monastir, la città natale del presidente Bourghiba, un uomo fondamentale nella storia tunisina e per questo amatissimo, che ha aperto la modernizzazione della nazione.
Marianeve ormai ha già passato 3 periodi estivi con me a Madhia e col tempo, oltre ad adorare il cous cous e a farsi delle amichette lì in città, ha fatto suo il sentirsi a casa lì. Per tutte le ultime tre esatti abbiamo avuto la fortuna di capitare nel periodo del Ramadan, quando tutti i parenti che vivono fuori la Tunisia tornano a casa e ogni sera è festa grande per le strade e le case della città. Ci sono giostre per i più piccoli, cammelli e asinelli, i vicoli si riempono di bancarelle che vedono giochi ma anche il cibo della festa: panzarotti con tonno ed harissa piccantissima, panini con omlette e meshuia …. C’è un clima festivo molto bello e coinvolgente e dura fino a notte fonda per un mese intero. Insomma trovarsi in Tunisia nel periodo del ramadan è una bellissima esperienza, un mese intenso di attività!!
In conclusione la Tunisia in generale,e Mahdia in particolare, sono posti adattissimi alle vacanze con bambini: il mare è perfetto, ci sono molti alberghi direttamene sulla spiaggia, le persone sono sorridenti ed disponibili verso i più piccolini e trovate facilmente nei supermercati tutto quello che vi può servire e il tutto a prezzi molto convenienti Scrivetemi pure se volete qualche informazione in più!
- Anno: giugno/luglio 2012
- Età Marianeve: 10/11 mesi
- Tappe: Mahdia, Sousse
- Mezzi di trasporto: volo dall’Italia e tanti taxi
- Libro di viaggio: